giovedì 13 giugno 2013

La reliquia



Il colonnello si congedò, lasciando Yokoi a lisciarsi le penne come un pavone. “Capo squadra. Sono due parole. Vi è abbastanza chiaro?”
Non lo si poteva proprio reggere, infatti Tori sbottò “Sì ma per le azioni militari. Per il resto, non pensare nemmeno che io ti debba alcun tipo di obbedienza!” e io gli feci coro dicendo :“E’ proprio vero che qualcuno potrebbe imparare la potenza di due parole, ‘per’ e ‘favore’. Credo che ci sia qualcosa di simile anche nel Bushido, è esatto?”
Le nostre schermaglie proseguirono fino a destinazione, e a bordo del sommergibile era palpabile l’attesa per il momento in cui avremmo rivisto quella donna. Tori in particolare non faceva mistero di quanto ne fosse stato colpito, ed Egami rispondeva con blanda cortesia. Yokoi non diceva nulla, ma l’atmosfera che si respirava in quello spazio ristretto ricordava un cortile con troppi gatti e la luna piena.
Infine la incontrammo, e in silenzio e con la solita spocchia verso i non militari fece l’uso che era tenuta a fare del proprio potere lasciandoci in un vicolo, nei pressi dei luoghi in cui si combatteva. Era buio pesto, e lei ci indicò una direzione, ma nessuna strada portava di lì. Presto ci rendemmo conto che perdersi era fin troppo facile, e che le truppe nemiche correvano in tutte le direzioni. Seguendo una squadriglia indiana arrivammo a un posto di blocco fornito di mitragliatore, e anche se io avrei preferito cercare di passare inosservata i miei compagni ritennero di non potersi lasciare alle spalle un potenziale nemico. Così Tori assunse la propria forma gigantesca, e abbatté tutte le pareti in carta di riso e i pochi muri che ci separavano dai nemici. Yokoi in un batter di ciglia ne decapitò 8, io e Tori altri 5 a testa, e ad Egami restò l’ultimo. Mi guardai attorno, e vidi i resti di un’altra rivoltante mattanza che avrebbe arricchito il nostro prestigio.
Arrivati al tempio, trovammo due novizi intenti a spazzare i pavimenti, malgrado la battaglia. Chiedemmo di accedere al tempio per pregare, e loro non mostrarono meraviglia. Nel cortile c’era un monaco, raccolto nella posizione del loto, che ci stava aspettando. Si presentò come Egg Sheng, ed emanava un’aura di potenza quasi tangibile, ma Yokoi, che era l’unico a non averla avvertita, gli disse a chiare lettere la ragione per cui eravamo lì e cominciò un surreale braccio di ferro per decidere chi avrebbe attaccato.
Tori si sentiva il più adatto, ma il nostro ineffabile caposquadra riteneva che fosse suo dovere essere il primo e l’unico a combattere. Abbondantemente seccati dalla sua arroganza, ci disponemmo tutti all’attesa. Il monaco era disarmato, ma la sua abilità non faceva sembrare questo fatto un peso difficile da affrontare. Dopo pochi minuti le piastre pettorali dell’armatura di Yokoi erano già ridotte a rottami e lui perdeva sangue dalle ferite al petto, ma il combattimento continuava. Con un colpo che mi ritrovai ad ammirare affondò il proprio wakizashi nella coscia del nemico, ma questi riuscì a dominare il dolore e a disporsi per un nuovo colpo.
Tori non poteva muoversi senza farsi notare, ma io ed Egami approfittammo dell’occasione per sgattaiolare oltre, fino ad arrivare ad una stanza dove, guardato a vista da due monaci, era situato un altare.
Egami fece uso dei suoi talenti, e attraverso la concentrazione addensò l’aria attorno a noi fino a creare una nebbia, impenetrabile a qualsiasi sguardo fuorché il suo.
Questo disorientò i nostri nemici, ma anche me, che sentivo qualcuno avvicinarsi ma non sapevo se era amico o nemico. Allora attraverso la telepatia parlai ad Egami, e compresi di avere davanti un nemico. Posi fine ai suoi passi, e quando la nebbia si alzò vidi che anche il mio compagno aveva riservato le stesse attenzioni all’altro accolito.
Sull’altare era posato un mezzo anello dorato, largo più o meno una spanna. Egami confermò che era carico di potere, e quando l’afferrai me ne resi conto io stessa. Lo infilai nel corpetto, e tornammo verso la sala dove si stava svolgendo il duello.

  Dal diario di E.G.Kogoro (Nadia Baldisseri)

Nessun commento:

Posta un commento